martedì 8 maggio 2012

Le sfumature dei colori nei loghi

Avete mai pensato di creare un logo aziendale per un vostro amico, o per la vostra neonata azienda, o anche solo per sfizio? Beh se ci avete provato sapete che incorrerete in tre fasi durante la creazione del vostro logo amatoriale:

  1. Prima fase: che bello devo fare un logo! Vediamo un po' che simbolo utilizzare o che font provare. Spremiamo un po' le meningi
  2. Seconda fase: Argh le mie meningi sono spremutissime, non mi viene in mente nulla!
  3. Terza fase: Finalmente ho buttato giu una bozza. Ma adesso con i colori?
Tralasciamo le prime due fasi (non sarà questo blog a darti l'idea per il tuo logo ;) ) e concentriamoci sulla terza: i colori e le loro sfumature.

I colori sono molto importanti perché definiscono il modo in cui il logo viene percepito dalle persone, soprattutto i potenziali clienti. Il tipo di colore deve dipendere soprattutto il tipo di lavoro che l'azienda si occupa.

Per esempio è poco appropriato avere un logo dark o comunque tendente al scuro per quelle aziende che per esempio lavorano nella green economy e nelle energie rinnovabili.

D'altro canto però è bene non sovracolorare un logo, specialmente con le sfumature dello sfondo, dei caratteri e nei simboli. Il logo deve essere semplice, pulito e allo stesso tempo professionale.

Con troppe sfumature si rischia che diventi qualcosa di troppo complesso o troppo infantile. Cercate di rimanere nella semplicità, almeno inizialmente, perché si fa presto ad aggiungere qualcosa in un momento successivo.

by Mattia Cattelan

lunedì 9 gennaio 2012

Eccoci qui di nuovo ad analizzare i diversi colori di ogni giorno. L'altra volta abbiamo parlato dei colori di base della scala cromatica, oggi invece aumentiamo un po' la cerchia e vediamo altri tipi di colori:
  • Arancione: è il colore dell'ottimismo e delle persone allegre e vivaci, che apprezzano la vita, positive, energiche, che si relazionano bene con gli altri e si adoperano per migliorare la vita di chi gli sta intorno.
  • Verde: è il colore della speranza e di chi vuole una vita semplice ma allo stesso tempo con degli obiettivi prefissati. A queste persone non piacciono gli imprevisti o le scosse che la vita può dare, ma hanno comunque il coraggio di superarle per raggiungere i propri obiettivi.
  • Viola: è un colore nobile che identifica l'arte, la fantasia, la saggezza, il magico e l'arcano. È il colore di colui che vuole sentirsi libero di fare le proprie scelte fino in fondo.
Arriverdcì alla prossima puntata con le spiegazioni di altri colori.

by Mattia Cattelan

martedì 18 ottobre 2011

I diversi significati de colori principali

Continuiamo il discorso iniziato la volta precedente, ovvero il condizionamento mentale dovuto ai colori. E' una pratica che viene fatta ormai da moltissimi anni, ma che non è facile da fare perché la correlazione diretta con il colore (per esempio Ferrari - Rosso) avviene anche con il potere stesso che ha avuto il prodotto sulle masse.

Per questo non è facile definire una campagna di marketing di questo genere, anche se è indubbio l'utilizzo dei colori per fornire un messaggio subconscio al cervello del potenziali clienti.

In questi casi i colori devono essere utilizzati al meglio, basandosi sulla fascia di età a cui deve andare al prodotto, sul sesso dei clienti, e sull'utilizzo stesso del prodotto nel mondo comune.

Vediamo come possono essere utilizzati alcuni tipi di colori:

  • Rosso: il coloro è uno dei primi colori che l'occhio umana vede da bambini e aiuta il corpo a rimanere sempre in movimento, aumentando l'adrenalina e i battiti cardiaci. Nella storia il rosso è sempre stato utilizzato per qualcosa di forte, attivo e saldo, per esempio per definire un grande amore, per andare in guerra (il rosso è anche il colore di Marte, Dio della Guerra) e per tutte quelle attività molto energetiche, potenti e combattive.
  • Blu: il blu è il colore della tranquillità, lo possiamo vedere come antagonista del rosso. Il blu e l'azzurro sono colori che identificano la quiete, l'armonia con la natura gli esseri viventi e le cose inanimate. Di solito una stanza blu riesce a diminuire i battiti cardiaci e rendere la persona più incline al freddo e al rilassamento.
  • Giallo: il giallo è il colore del calore, della radiosità della vita e dell'universo. Non a caso il giallo è il colore del sole che porta il nuovo giorno, il suo calore e la vita nel nostro pianeta. Il giallo ha vari significati, può essere utilizzato come colore della libertà, dell'illuminazione (anche mentale) e saggezza, della radiosità e anche della libertà. Nel lontano oriente, il giallo viene visto anche come colore della fertilità.
Arrivederci alla prossima puntata con tanti altri colori!
by Mattia Cattelan

mercoledì 31 agosto 2011

I colori e la vita di tutti i giorni

Immaginate un mondo senza colori.... bhe è quasi impossibile immaginare un pianeta compeltamente senza colori, perfino la luna che è grigia, ha diverse sfumature di colori, per non parlare di quando la notte è spendente o meno, a seconda di quanti raggi del sole la colpiscono.

Tuttavia l'unica possibilità di vedere un mondo completamente senza colori, o almeno in bianco e nero, è rivedere i primi film cinematografici che come è immaginabile supporre sono in bianco e nero.

L'essere umano tuttavia ha la capacità di vedere i colori, a differenza di alcuni tipi di animali che percepiscono male i colori e si può dirfe che vedano quasi in bainco e nero. Questa capacità dell'uomo di distinguere i colori lo ha portato anche a distinguere le cose stesse che compongono il mondo e quindi a imprimerle nella memoria.

Questo è il fatto più importante che deve essere visto nell'ambito del marketing, ovvero utilizzare i colori per essere associati ad un prodotto, in modo tale che quando si vede per esempio il colore giallo venga subito in mente il proprio prodotto.

Una cosa del genere non è proprio facile da fare, anche perchè un condizionamento mentale di questo tipo ha bisogno di anni, basti pensare al rosso per la Coca-Cola o per la Ferrari che hanno impiegato decenni a instillarsi nella mente della gente.

Tuttavia bisogna pensare a affiancare a un tipo di prodotto anche il colore giusto, pr esempio il rosa non può andare bene per un prodotto per maschi adolescenti, come il rosso non può andare bene per una maglietta per bambine.

La scelta del colore che affianca un prodotto deve essere fatta specialmente guardando al futuro, rispetto al presente.

by Mattia Cattelan

giovedì 30 giugno 2011

La storia dei colori: la Laurea

Fin dai tempi antichi i colori sono stati utilizzati per definire un linguaggio e dei simboli. Basti pensare che le tribù africane si coloravano il corpo non solo per motivi estetici, ama anche a seconda del grado di potere che avevano all'interno della tribù stessa.

I soldati stessi si coloravano tutti di uno stesso colore sia per incutere paura e sgomento nell'avversario, sia per riconoscersi nel campo di battaglia quando si combatteva corpo a corpo.

Le nazioni stesse nel corso della loro storia hanno utilizzato i colori per differenziarsi dagli altri paesi, basti pensare che la bandiera ufficiale di uno Stato ha sempre colori diversi (almeno uno) rispetto le bandiere degli Stati vicini.

Come si può immaginare esiste un colore per ogni situazione, e quindi un colore per ogni tipo di prodotto di marketing. Ma torniamo ai colori delle Lauree, obiettivo di questo articolo.

Con lo sviluppo dell'umanità e delle università, le singole facoltà hanno iniziato ad utilizzare dei colori propri per distinguersi tra di loro. Inizialmente furono solo poche università a definire un colore per corso di laurea, fino poi a diventare uno standard de facto che ancora oggi continua. Vediamo quali sono i colori delle facoltà principali:

  • Medicina e chirurgia: rosso
  • Ingegneria: nero
  • Architettura: nero
  • Economia e commercio: giallo
  • Lettere e filosofia: bianco
  • Schienze matematiche, fisiche e naturali: verde

Bisogna dire la verità che ce ne sono ancora molti altri, tuttavia questi sono i principali che ancora oggi esistono e vengono utilizzati per colorare il cappello del laureato, sia quelle effettivo che quello che si usa nelle bomboniere.

by Mattia Cattelan

giovedì 19 maggio 2011

Come colpire l'utente medio di internet

L'utente medio di internet è quel tipo di utente che appena entra in un sito che qualcosa non gli piace o deve perdere troppo tempo per capire/fare qualcosa, lascia perdere e va a visitare un altro sito.

Questo è un problema molto comune nella creazione dei portali di internet, che deve essere preso in considerazione anche per il web marketing. Come abbiamo già detto con il precedente post, possiamo definire due tipi di web marketing.

Il primo è quello normale e conosciuto ormai da tutti del settore, ovvero quello che fa campagne pubblicitarie attraverso affiliazioni, banner, pagine web, comunicati stampa, pubblicità nei forum, via newsletter e molto altro ancora.

Questo è un tipo di web marketing consolidato e molto funzionale che ha comunque bisogno di un'ottima preparazione, specialmente nel come mostrare i propri prodotti e servizi. Servono quindi dei colori che colpiscano ma non intimidiscano l'utente, in modo tale che l'utente rimanga incuriosito dal prodotto e dal servizio e ne vuole sapere di più.

Il web marketing 2.0 è invece un nuovo tipo di marketing, per così dire, sociale. Utilizza infatti i social network per pubblicizzare qualcosa, tralasciando o integrandosi con il web marketing di vecchio stampo che abbiamo visto sopra. L'utilizzo dei social network ha la possibilità di entrare in contatto direttamente con l'utente.

Per esempio facebook ti da la possibilità di definire il trend della pubblicità, ovvero a qualefascia di età la pubblicità deve essere mostrata, oppure a coloro che hanno messo il "mi piace" su determinate pagine, gruppi o simili. Su twitter invece il discorso è diverso perchè si ha solo la possibilità di tweetare o seguire chi tweeta. Esistono tuttavia dei software appositi che aumentano le caratteristiche di twitter, tuttavia anche iniziare a seguire utenti aumenta il proprio campo pubblicitario.

Ogni social network ha differenti possibilità di definire diverse campagne pubblicitarie e web marketing in generale. Sta alla vostra immaginazione e bravura far fruttare ogni diverse caratteristica che si ha a disposizione.

by Mattia Cattelan

mercoledì 6 aprile 2011

I colori e lo sviluppo del business della nostra società

Il mondo dei colori è uno dei più bei mondi che possa esistere. I colori infatti un qualcosa di astratto, ma allo stesso tempo concreto, che definiscono come si percepisce una qualsiasi cosa che ci circonda, sia essa viva o inanimata.

I colori inoltre aiutano molto il cervello a ricordarsi di ciò che si vede, questo c'è una grande differenza nel vedere un albero di colore marrone, da un albero di colore azzurro smeraldo. Possiamo definire i colori come il simbolo stesso della diversità della vita che l'universo ha creato.

Immaginatevi solo per un momento un mondo, ed un intero universo, in bianco e nero, simile alle pellicole dei vecchi film di una volta. Noi stessi avremmo una percezione diversa della realtà. In questo caso infatti ci si rifà a quello che dice la scienza per determinati tipi di animali che non hanno la capacità di vedere i colori ma vedono solo in bianco. In un modo o nell'altro, anche in quel caso, la vita ha comunque preso il sopravvento.

Tralasciando i discorsi filosofici, parliamo un po' di colori. Fin dai tempi antichi in cui l'umanità viveva nelle caverne, i colori hanno sempre fatto parte della società, tra graffiti e pitture per il corpo, per poi pian piano svilupparsi in simboli, emblemi, coccarde, dipinti, bandiere e molto altro ancora.

I colori infatti sono sempre stati visti come l'espressione di un qualche cosa, sia essa un'emozione o qualcos'altro. Basti pensare alle tribu indigene o i soldati di un tempo (ma anche quelli di oggi) che utilizzavano i colori per mimetizzarsi o per rendersi più aggressivi agli occhi del nemico.

Al giorno d'oggi si è capita benissimo l'importanza dei colori, specialmente nell'ambito del business in generale. Basti pensare aziende come la Coca Cola e la Ferrari che hanno indissolubilmente fuso il proprio marchio con il colore rosso, oppure per esempio, la Lamborghini con il colore giallo e così via. In questo modo pensando ad un colore, il nostro cervello in automatico fa apparire il marchio o il prodotto dell'azienda, e quindi fa pensare anche all'acquisto.

Ora questo modo di fare marketing si sta spostando anche nel web, ovvero nel web marketing dove si cerca di colpire la coscienza e il sub conscio dell'utente di un sito, attraverso una gamma di colori ben specifica a seconda del prodotto che si vuole vendere.

Questo blog, con i prossimi articoli, ha proprio l'obiettivo di mostrare il mondo del marketing e dei colori in generale.

by Mattia Cattelan